Caro Babbo Natale,

sono anni che non ti scrivo, sai mi ero convinto che non esistevi, però alcuni personaggi che ci governano, mi stanno convincendo che sei davvero reale, allora vorrei che tu facessi una cosetta per me. Ogni giorno in Italia, mentre stanno lavorando muoiono almeno 4 persone ed ognuno di loro, è mamma o papà, nonno, figlio o nipoti , che andandosene in modo così tragico, lasciano la famiglia nel dolore e a volte anche nella disperazione.

Quest’anno, tu che sei così buono e sai portare tanti sorrisi, vorrei che a tutti i datori di lavoro italiani (poi se ti avanza qualcosa anche a quelli fuori dell’Italia) portassi un pacchettino pieno di “cultura per la sicurezza”. Vorrei che facessero in modo che quando si lavora sulla strada, si mettano dei cartelli;

che si usino casco, guanti, occhiali e quanto altro serva per la protezione individuale;

che si indossino le cinture anticaduta, magari lavorando sopra un tetto;

insomma che si adottino almeno le misure più elementari.

 

So che sarà dura… ma dura sul serio, però… chissà.. …tenuto conto di quanti soldi girano nel periodo natalizio intorno alla tua leggendaria generosità, sicuramente tu sei un personaggio importante che conta per tantissime persone a questo mondo e un piccolo regalino da parte tua sul tema della sicurezza, potrebbe fare il miracolo di far diminuire il numero dei morti. Le statistiche dicono che le morti sul lavoro stanno diminuendo, ma sai, io con le statistiche non vado molto a braccetto, perché conosco fin troppo bene la storia del pollo mangiato in due “uno mangiò solo un ala, l’altro mangiò tutto il resto del pollo, ma per la statistica si sono mangiati un pollo in due…)

A me sembra normale che con l’aumento delle ditte che chiudono, dell’aumento dei cassa-integrati, vada di pari passo il calo di infortuni… ma come ti ho detto io e le statistiche non ci amiamo alla follia)