Il gruppo vocale lucchese

"IL BALUARDO"

 

La nostra Associazione, ha sempre trovato, nel gruppo vocale lucchese “Il Baluardo”, una totale e incondizionata, preziosa collaborazione.

Il coro, diretto da Elio Antichi, spesso, ha contribuito ad arricchire, con brani del loro vasto repertorio, le coreografie di molte delle nostre manifestazioni.

 

Il concorso "La befanata di Cesarìn der Viviani"

Un concorso organizzato dal " IL BALUARDO", istituito in onore del poeta e commediografo dialettale Cesare Viviani scomparso nel 1993, attira molti poeti vernacolari, in una singolare competizione, sul tema della Befana.


Anche in questo concorso, molti dei poeti del gruppo dialettale dell’Associazione Cesare Viviani, si sono distinti nei primi piazzamenti.

Oltre alla targa in terracotta


il premio consiste in una enorme calza ricolma di dolciumi, (panettoni, panforti, pandoro ecc.)
ma senza ombra di dubbio, il premio più ambito dai concorrenti, è la soddisfazione di ascoltare il proprio testo, cantato per le vie di Lucca, la sera del 5 gennaio dell'anno successivo.

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Il 3 settembre 2005 in una suggestiva corte
in loc. "Roncato" del paese di Diecimo
( comune di Borgo a Mozzano - LU )
"IL BALUARDO" oltre a brani popolari del suo vasto repertorio, in onore dello scrittore Cesare Viviani, a cui era dedicata la serata, si è esibito nella presentazione della scena introduttiva del primo atto della commedia "Il troppo stroppia" e di un monologo, ed alcune poesie, tutta produzione del compianto "Cesarino".
Un folto e attento pubblico, fino all'ultimo incollato alle sedie, ha assistito alla divertente serata, spellandosi le mani in fragorosi applausi.

(nelle foto sotto il coro durante la manifestazione)

(qui sotto: gli uomini del coro "battibeccano" con le donne durante una spassosa parodia di un canto popolare toscano )

(sotto: un momento del "il troppo stroppia" )

(sotto: il direttore del coro Elio Antichi durante la lettura di una poesia di "Cesarino"

Leggete cosa pensa di me il "buontempone di Elio"

.....allòra volevo di' che fra tanti che conoscio ce nè uno curioso, ma curioso assai. A vedello sembra quasi normale, un po' su di ciccia, o per meglio di'... si tien sul largo, ha un popoin perso ir controllo e òra è divensuto un poeta di... peso.
Si perchè voiartri 'un lo sapete, ma lulli vorebbe fa' anco ir poeta, e allòra ni dà di pioppini e di vant'artro per fa' diverti' le genti che lo stanno a ascolta'. T'organisza di  velle seratine induve chiama l'artri poeti e velli che voglin scrive' di vello che ni rifrulla per la testa e 'olla scusa d'ari'ordassi di Cesari', un mi caro ami'o, ti trova ir sistema di fa' diverti' le genti che ti ci stiocchin di velle risate che 'un ti dìo. E te pensa che io lo 'onoscevo di vecchio ma a quell'òra 'un si chiamava come vole 'sse chiamo òra, si chiamava "Garibardi" e 'on la su' ghitarra a 8 corde ( anco vesta si che è 'uriosa ) ti faceva passa' delle giornate intere a canta' e a sgolassi. Era 'un gallettorino da 'un avenne 'un verso !! Povere donnette, tutte a scanzallo perchè era vispo assai. Po' un giorno indette di là dar monti e incominciò a parla' che 'un si intendeva,  madame, bon jour , bon nuit ... A me mi sembrò rincitrullito assai, ma lu' diceva desse istato in Francia, che io 'un sapevo neanco induvera ( però per 'un fammi  'onosce proprio 'gnorante 'ome son' io 'un lo mai chiesto e nessun se mai accorto che io 'un lo sapevo induvera la Francia ..io lai )  Poi ritornò e indette a fa' l'impiegato 'omunale e così anco lu' istette a spese nostre.
Doppo incominciò a scrive' e ni vieniva anco bene. Vorse partecipà alla Befana, si ver premio che fanno i mattarelli de Ir Baluardo per la sera der cinque gennaio, e robba da 'un credessi, vinse e vinse bene. Avevimo scoperto 'no scrittore. Però bisogna danni atto che 'un s'è mai monto la testa, è rimasto quasi ammodo e vand'è possibile a me mi garba ritrovallo co' ir su' faccion da brava persona, sempre pronto a datti 'na mano e a ditti bravo se te hai fatto 'na 'osa induve c'hai misso ir cuore, i pormoni e ir fegato. Voi sape' chi è ? 'un l'hai ancòra inteso ? Oh chi voi che sia, è Gavorchio, vello che se lo 'hiami per passa' 'na serata a veglia ti dice sortanto 'na 'osa...: Si !! 

 

 

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