Zoccoli
di Marisa Cecchetti e la "3a C"
Scuola Media Camigliano
Promolucca Editore aprile 1994
La profesoressa Marisa Cecchetti, nel 1994 con la classe 3a C della scuola Media Statale di Camigliano,
effettuò una ricerca sullo zoccolo, perché questa calzatura ha avuto un enorme impatto socioeconomico,
nel segromignese e paesi limitrofi contribuendo negli anni '50 - '70 all'arricchimento di questa parte
di territorio lucchese.
Qui di seguito ho messo alcune delle foto contenute nel libro che fu stampato a coronamento
di tutta quella ricerca. Oggi il volume è esaurito, ma si sta cercando di poterne realizzare una ristampa,
in quanto è una testimonianza importante per le migliaia di famiglie che hanno vissuto di questo lavoro.
La prima operazione "la sbucciatura dell'ontano" per permetterne una più facile e veloce essiccatura
(nella foto gli "sbucchini" al lavoro)
La prima operazione vera e propria della lavorazione del tronco
viene effettuata con la sega a nastro da un operatore detto "segantino"
il quale taglia il tronco in "rocchi"
ed è sempre il segantino che abbozza, riducendo i "rocchi" in "tavolette" leggermente sagomate
(nella foto sotto nei cestoni sono visibili le "tavolette")
fino agli anni '50 tutte le operazioni venvano effettuate a mano, con l'avvento
della meccanizzazione, furono inventate macchine per la sagomatura del "ceppo"
(l'inventore di queste macchine era segromignese e si chiamava Corrado Ridolfi a cui
è stata intitolata una piazza clicca qui per saperne di più)
eccone due "INCAVATRICE"
e la "SCHIODATRICE" detta anche "TOUPIE"
nella foto sotto a sinistra la Schiodatrice a destra l'Incavatrice
L'incavatrice sagomava il plantare e la schiodatrice il contorno
queste due macchine sono state sostituite da altre automatizzate
nella foto sotto una "TOUPIE"
prima del passaggio del ceppo dalla toupie viene incollata la suola
(sotto la fase di incollaggio)
una volta uscito dalla toupie il ceppo viene passato all'aggiunta del tacco e quindi alla rifinitura allo smeriglio
il libro contiene tantissime altre foto
con la descrizione delle varie altre fasi,
ed anche varie testimonianze di questa calzatura
che ha fatto la storia Segromigno e paesi limitrofi
e con l'indotto ha dato lavoro a una buona fetta di lucchesia
Se ne verrà fatta una ristampa, procuratelo perché merita.