Alcuni detti o modi di dire del nostro parlar lucchese.
Quando si intraprende una pagina come quasta, la premessa da fare sarebbe lunghissima.
Bisognerebbe spiegare la grammatica e la sintassi vernacolare, che spesso cozzano
con quella della lingua iataliana. Ci sarebbe una lunga e tediosa spiegazione sulla fonetica
senza contare curiose coniugazioni e altre caratteristiche peculiari del nostro dialetto,
ma mi limito a riportare alcuni modi di dire o detti, che ho raccolto qua e là, prima del '93,
anno in cui, passai tutta la mia raccolta, da un quadernone al PC.
(più di 3000 vocaboli e oltre 400 detti o modi di dire)
Qui ne riporto solo alcuni alla rinfusa. Una delle particolarità del dialetto lucchese,
come penso lo sia anche pqe altri dialetti,
molti vocaboli, hanno più varianti a seconda
del luogo geografico di provenienza, bastano pochi chilometri e a volte si trovano
curiose diversità sia di pronuncia (accentazione diversa) od anche significato diverso.
Nel caso ci fossero delle particolarità di rilievo farò una postilla a margine della definizione.
A bùo cèo |
Al buio - A caso |
A capaggiù A capaggiùe |
Capovolto - Girato o rivolto verso il basso - Sotto sopra ( Lo mìssen a capaggiùe = La misero sotto sopra ) |
del vocabolo sopra ho messo due versioni, perché è una caratteristica che differenzia alcune zone della
piana lucchese: A capaggiù lo si sente in quasi tutta la lucchesia, mentre nella zona collinare nord della piana
Capannorese, c'è la tendenza a completare con una "e" finale.
Per lo stesso principio si hanno tra le altre: Quae, làe, sùe, giùe ecc.
A 'ppoveri vecchi A Marlia |
All' ospizio per anziani - |
A ciccia e ossi |
Maldestramente - Espressione usata per definire un' operazione portata a termine senza troppe cure |
Ossi sta per Ossa, alcuni vocaboli nel nostro dialetto hanno forme anomale di plurale
"Ginocchio- Ginocchi" "Mano-Mano (rimane invariato) ma anche Mane"
A giornate sane |
Durante tutto il tempo - Tutti i giorni - Si dice di chi fa una determinata cosa tutto il giorno |
_'na bella chiàppa |
Una bella fregatura - Un insuccesso clamoroso |
'un ci regna |
Non ci sopravvive- Non è compatibile con l' ambiente che lo circonda |
A Maggiàn |
Sinonimo di manicomio- Tale espressione deriva dal fatto che nella località di Maggiano aveva sede il Manicomio provinciale. (Era matto da Maggian' ) |
A tanti der mese... |
A una data indeterminata - |
A' ciùa |
Ad asina = Si dice di qualche cosa che è trattato male, oltremisura ( Era càrio a ciùa = Era carico come un somaro ) |
A'bàda |
Da sorvegliare - badare - Dare od avere in custodia, in genere si dice per la sorveglianza di bambini. |
A biscaro sciorto |
Senza ne capo ne coda - In maniera disorganizzata - Senza preparazione preventiva ( 'Un fà' discorsi a biscaro sciorto = Non dire cose senza capo ne coda - Non dire fesserie) |
A bùo |
Fortunatamente - Fortunosamente Per il rotto della cuffia- Appena in tempo- Per un soffio |
A cèccia |
Seduto - (imperativo) Sedetevi - In posizione seduta ( Mettetevi tutti a cèccia = Mettetevi seduti ) |
A culo ritto |
Con stizza- Con fare risentito - Arrabbiato |
A rifascio |
In abbondanza - A profusione - In gran quantità |
A vòrtoli A vortoloni |
Rotolando - Crac finanziario. |
Andà i n èrmini |
Andare in rovina |
Alla malidetta |
Disordinatamente - Si dice di un'opera portata a termine in fretta e furia |
Alla persa |
Trovarsi con le spalle al muro - Non aver altra scelta |
Alla scesa |
In discesa (il contrario è "alla montata" - in salita) |
Alle brutte |
Nel peggiore dei casi - Nella peggiore delle ipotesi |
Allunga ir collo |
Invidiare - Bramare - Desiderare - Attendere con ansia. |
Andà'di sotto |
Cadere giù - Cadere di sotto - Scendere |
Avè' ir culo di fòra |
Essere povero |
Avècci sfogo |
Godere - Provare piacere per una situazione |
Avè' le mani lunghe |
Essere manesco - Rubare - Molestare toccando |
Cencio dice a straccio |
Detto in senso ironico a chi fa osservazioni agli altri quando invece avrebbe da guardare molto se stesso |
Il toro disse conruto all'asino |
Idem come sopra |
Andà co' n' soccolo e 'na ciabatta |
Poveramente - Di aspetto modesto |
D' un pìcchio |
Di botto - Fulmineamente - Istantaneamente - Improvvisamente |
Da cintèllo |
Da gustarsi sorseggiando |
Da pò chè |
Da quando |
Da torno |
Intorno - Vicino - Nei dintorni |
Dà' di ronda |
Girare attorno - Far la corte |
Dà' lascio |
Liberare da una costrizione o da una prigionia |
Da vella via |
Per l'occasione - Già che mi trovavo lì - |
Di dù? |
Da dove? |
Dai-Dai |
Con l'andar del tempo - Insistendo |
Esse di 'artello |
In vista - A modello - Alla moda |
Dior sapè' ! |
Figuriamoci ! |
Esse parenti |
Si dice di due persone che sono legate da un debito |
Ecco'nè |
All'improvviso - Improvvisamente - Senza preavviso - All'istante |
Di lì a 'un sapé |
All'improvviso - Improvvisamente - Senza preavviso All'insaputa |
Esse un'arnese |
Essere un tipo ameno - Si dice di persona particolarmente attiva o simpatica |
Fà' aoncà' |
Che da la nausea - Si dice di cosa o persona disgustosa |
Fà' marchette
|
Prostituirsi - Le marchette si chiamavano così i contributi previdenziali, per una strana associazione di idee, il far marchette, veniva definito il modo di far soldi prostituendosi |
Fà'caro |
Accarezzare |
Fà'di volata |
Andar di corsa - Far presto -Prima possibile |
Fa r'muso |
Tenere il broncio - Picchiare fino a tumefare la faccia |
Fà'vversi |
Far cose da matti - Giocare |
Fà le mattie |
Giocare |
Farina di neccio |
Farina di castagne. |
Fà i fìi |
Lamentarsi - Lamentarsi per essere coccolato - Fare lo schizzinoso - |
Fìo Pallon' |
Fico grosso, ma immaturo, per antonomasia si dice di persona grossa ma senza energie (anche Pionzo) |
Esse g iù di carosseria |
( Sentissi giù di carosseria = Sentirsi deboli ) |
Iar' sera |
Ieri sera |
Ier'di là |
L'altro ieri |
L'artranno |
Lo scorso anno |
In ‘isbrèscio |
In tralice - in sbieco - di traverso |
In che mò ? |
Perché? - Per quale motivo - In quale maniera |
In' puntali |
A piedi nudi - Senza scarpe- In punta di piedi ( Caminà in' puntali ) |
Segondo inchè dà
|
A seconda di come va a finire - A seconda di come si sente |
In'dù |
Dove |
Li schersi da 'gnoranti finiscèn' sempre in pianti |
Gli scherzi poco intelligenti finiscono sempre per far male a qualcuno |
_'un andacci di scartino |
Lo "scartino" sarebbe una carta senza valore al gioco della briscola, l'espressione " 'un andacci di scartino" significa Usare la mano pesante. |
Di scancìo |
Superficialmente - Solo in parte - Toccare solo superficialmente o debolmente |
Di chi sei? |
Chi sono i tuoi genitori?- Di chi sei figlio ? |
Ingrugnassi |
Piantarsi a testa in giù - Sbattere la faccia a terra |
Io lai |
Esclamazioni molto comuni |
L'arco è di fi'o |
Situazione instabile, precaria - Inaffidabile - Insicuro - Senza basi solide |
L'ora der' poverìn' |
Una piccola pausa di bel tempo im mezzo ad una giornata di intemperie |
La fame lèva i' llume |
La fame rende insensibili a tutto ciò che ci circonda |
La fame lèva il lupo dar bosco |
La fame fa fare cose che d' abitudine non faremmo mai |
Esse l a sù' morte |
Che si accompagna perfettamente - Che stà benissimo insieme |
Mal der carcinaccio |
Si chiama così una malattia del pollame che si manifesta con diarrea biancastra, che sporca le piume intorno alla cloaca di color della calce - Si definisce ironicamente, così chi non finisce più di fare opere di muratura alla propria casa |
Mal der miccio |
Si dice di chi ha il pene di dimensioni smisurate |
Mangià l'aglio |
Si dice a chi manifesta gelosia |
Mesurà ir passo |
Controllare le mosse e le azioni di qualcuno - Tenere d’ochio - Controllare |
Mesurà il lardo |
Accoltellare- Tale espressione deriva dal fatto che conficcando un coltello nel ventre si può vedere lo spessore del grasso ( lardo ) |
N'affare cinese |
Si dice di cosa misteriosa o non ben definita |
Passà' in fanteria |
Passare in secondo piano - Dimenticare - Dare meno importanza |
Pe fànne chè ? |
Pe farne cosa ? - A cosa serve ? |
Processiòn' dè brùci |
Si dice di una lunga serie di operazioni ripetitive o di un incessante frequentazione di persone nello stesso luogo I "bruci" (bruchi) hanno l'abitudine di spostarsi in fila indiana |
Viaggià r anda - randa |
Costeggiare - Camminare lungo muro per non farsi vedere |
Fà scappà ir miccio |
Spazientirsi - Far scappare la pazienza |
Sdegnà' la madre |
Si dice quando un uccello durante la cova viene disturbato nel suo nido e per paura non ritorna più al nido. Per antonomasia si dice di colui che per paura non frequenta più un luogo |
Si fà per un dìtto |
Si fa tanto per dire |
Avé la sia a ginocchi |
Sporcizia incallita tipica dei bambini che stanno spesso inginocchiati a terra ( Fà' venì' la sia a ginocchi = Annoiare a morte ) |
Te n'addarài |
Te ne accorgerai a tue spese |
Tocca-tocca |
Si dice di fratellini nati a breve intervallo - Di età a scalare |
Udor di rigno |
Oodore tipico emanato dalla selvaggina e del pelo bagnato degli animali |
Votàssi le scatole |
Perdere tempo inutilmente - Alambiccarsi il cervello |