Dall'oliva all'olio extravergine spremitura a freddo
Si sentin' cigolà' le ròte der baroccio
tiro da'n cavallo, di sudore zèmo,
tra meszo a'n'acciottorìo di coccio,
'na voce che urla: Và' pian' oh scemo!!
***
Si scàrin' a braccia le balle piene d'ùlive,
s'àmmucchino ner meszo della stansa,
s'ammicca un saluto con maniere schive
e già ne' bùi der naso l'udore della sansa.
(le olive vengono poste in una tramoggia)
(un convogliatore le passa in una macchina che...)
(..le lava e separa i frutti dalle foglie e ramoscelli che verranno raccolti in apposito contenitore)
(l'oliva subisce una prima tritatura e passa poi nelle macine di pietra)
Si sentin' arotola' le macine di pietra,
che girin' giorn'e notte, ar tondo senza posa,
si parla della mosca, 'vella brutta strega,
ch' anco 'vest'anno ha sciùpo in'dùni'osa.
***
Appena stiacciata tutta 'vella robba,
fatta di nòcciori, di porpa e di gùsce
sennza colore e dall'aspetto d'una biobbia,
si ficca in delle sacche di iuta fatta a strisce.
(Le olive vengono trasformate in una poltiglia, che viene posta su dei dischi di fibre intrecciate.
I dischi di fibre vengono sovrapposti e intercalati da dischi di acciaio.
L'insieme forma un "castello" che viene posto in una pressa
)
Sembrin' ciambelle e vienghin' accatastate,
po' piante in dello strisso una sopra l'artra,
si rilèvin' solo 'vand'ènno ben' strissate,
si vòtin' dalla sansa ed ènno pronte un artra vòrta.
(Sopra: il castello di dischi inserito nella pressa)
(Sopra: appena la pressa comincia a stringere l'insieme dei dischi, comincia a fuoriuscire un liquido denso )
(Sopra: come si può notare lo spazio tra i dischi è nettamente inferiore alla foto precedente
ciò significa che la grande pressione, oltre 400 atmosfere, ha spremuto la parte liquida,
che viene raccolta e pompata in una macchina separatrice)
(il residuo, ormai privo di liquido "sanza", viene raccolto e destinato, ad altri stabilimenti di lavorazione,
da cui, con processi chimici successivi verrà estratto altro olio e sostanze per usi industriali)
Tutto 'ver ch'è' sortito fòra dallo strisso,
và' pàsso in della machina che separa,
l'acqua piovuta dar tempo malaisso,
dall'òglio verdon'che goccia in della giara.
(La macchina, sfruttando la forza centrifuga, separa l'olio dall'acqua e filtra le impurità.
Nelle foto si può vedere l'olio in tutta la sua bellezza
)
(comunque alcune particelle solide, sono ancora presenti nel liquido,
che si depositeranno ben presto e l'olio assumerà il suo aspetto di limpida trasparenza)
S'arostisce in sulla brace un salacchin'
co' 'na fetta di polenta già tagliata,
s'annaffia tutto con' cintellin' di vin'
e si pensa di già a' la futura annata.
Se vòi, dell'òglio, assaggianne la fragranza,
versane un popoin' sùn'piatto di fagioli cardi,
'vand'enno cavati bollenti e in della stanza,
si spande un'odorin' che sentino anco' ssordi.
***
Rinsèro giù 'ncantina in der coppo a riposà'
s'è accàglio e s'è 'ndurito da tagliassi cor cortello
e per unfino a primavera 'un si pole travasà',
ma co'mpissiottin' di sale c'insuppo un ber grostello.
E sarebbe troppo facile, malideggio la miseria,
'un potessi neanco godè', doppo tutta 'vella fadiga,
un cantuccin' di pan' a ceccia sù 'na sedia,
e assaporà' l'oglietto co'r'frutto della spiga.
testo di Gavorchio novembre 1998 - foto di Gavorchio del Frantoio "La Visona" Pieve di Compito LU - dicembre 2006