Terra mia

 

Ingrata terra
duramente conquistata;
ferace o infeconda,
sovente insanguinata,
avara di frutti
profluvio di stenti
eppur sì tanto amata.
Scabra collina,
o prateria dormiente,
frutto di tante fatiche,
ma sogno e nostalgia
di cuor d’emigrante.

 

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