L'arcipressi dello stradon'
di Camiglian'
A Camigliano c'è un bellissimo viale alberato con cipressi,
che porta alla magnifica Villa Torrigiani (della cui proprietà fa parte anche il viale)
I miei nonni materni abitavano lì vicino e spesso
in occasione di feste ci andavamo.
Un male inesorabile sta attaccando quelle piante
secolari, e malgrado le cure e vari interventi,
molte sono seccate e sono state abbattute.
Ma con l'opera di risanamento sono state sostituite con nuove piante
anche se ci vorranno anni per ritornare all'aspetto originale.
Un giorno, ripensando a come l'avevo conosciuto da bambino scrissi:
L'arcipressi dello stradon' di Camiglian'
V'and'èrobimbin', ir mì' nonno mi teneva per man'
e mi portava a fammi vedè' l'arcipressi di Camiglian'.
S'andava sempre, alla procession' d'r Corpus Domini
'vella che doveva rende un popoin' più boni tutti l'omini.
Ner' meszo ar vialon' un mucchio di gente accucciata
faceva de' disegni che chiamavino pertèro o la fiorita.
Io però, cor naso verso r'cèlo, ero sempre 'ncantato
cercando d'immaginà quer posto come sarebbe stato
sensa tutti 'vest' arberi, così erti e così,tutti affilati,
da sembrammi fermi impettiti come giovini sordati.
Erino tanti, ma tanti davero, ne 'ontavo più di dùgento
e nonno mi diceva che erin' lì pianti da unsovanto tempo
A guardalli da sotto 'n sù mi pareva fussen' giganti
facevin' tanta di vell'ombra da stacci tutti 'vanti.
Dalle ràppa staccavimo le bòbbole ch'èrino galbuli
ci si gio'ava lungo ar viale e si coreva come muli.
Ci son' ristato ora ch'è pogo e ci son rimasto male
a ved'è come t'han' concio tutto qu'r popò di viale
D'arcipressi ne manchino 'n fottìo e quelli rimasti
ennno tutti meszi rinsecchiti e co' tutti i rami guasti.
A vedelli mogi, mogi, m'hanfatto per un finpena
sembrava tutto n'mortorio da fondo fin alla 'atena
son' rimasto li co' un muso lungo un parmo intero
pareva che io fussi un arcipresso e loro ir cimitero