Vita contadina a Lammari
Di quella che fu la risorsa principale delle genti di Lammari,
rimane ben poco: Industrializzazione, urbanizzazione e commercio,
fanno parte del boom economico lucchese che ha, piano, piano
rosicchiato tutta la "ruralità" del territorio in generale e anche di Lammari
Rimangono solo poche testimonianze, eccone alcune:
Cultura di "pungitopo"
Girasoli: una coltivazione "moderna" infatti i girasoli non rientrano nelle culture tipiche lucchesi
operazione di concimazione moderna, a mezzo di una macchina spargi-concime
ecco sotto il buon vecchio "pattume" di stalla fumante
(se pur no si possa dire che sia un "profumo", l'odore che emana
è talmente legato ai miei ricordi più belli della mia infanzia,
che non riesco a classificarlo tra gli odori sgradevoli o ripugnanti...)
una vecchia capanna ancora con i "sarginali" (steli di granoturco)
comunemente utilizzati come lettiera per le mucche nella stalla.
Una volta calpestati e impregnati di urina e feci bovine finivano
a formare la "mucchia di pattume" e una volta "maturato"
(fermentato a dovere) veniva destinato alla concimazione dei campi.
porzione di "mandolata" del tipo "castello di carte"
che aveva il compito di areare il foraggio riposto nella capanna
che doveva conservarsi asciutto e secco per tutta la stagione invernale.
la finestrella della stalla e....
guardando bene il rudere, non è del tutto disabitato....
in una buchetta, a quato "solicello" di gennaio, si croguola una lucertola
(in dialetto "ciortèllora")
ancora capanne poche sopravvissute alla continua urbanizzazione e ristrutturazione