Manifattura Tabacchi
(a Lucca la Manifattura Tabacchi, per più di un secolo,
ha dato lavoro a migliaia di persone, prevalentemente mano d'opera femminile)
Oggi, la Manifattura Tabacchi si è spostata nella frazione di Mugnano, fuori città,
ed
ecco alcune foto di ciò che resta oggi.
Gli esterni:
a destra: il Dopolavoro della Manifattura
al piano superiore c'era "l'incunabolo (asilo nido) anch'esso riservato ai bambini delle sigaraie
sempre nello stesso stabile, ma sul lato sud, con ingresso da piazzale Verdi
c'era l'asilo (sciola materna) anch'essa riservata ai figli dei dipendenti della Manifattura
nelle due foto sotto: nel seminterrato dello stesso immobile Vedi portone grigio e finestrelle a mezza luna)
c'era il posteggio delle biciclette che in pochi minuti al mattino si riempiva di centinaia e centinaia di biciclette.
ecco la Manifattura in foto d'epoca tratte dal sito/data-base
dell'ARCHIVIO FOTOGRAFICO LUCCHESE (che ti invito a visitare)
sotto: una magnifica foto del 1915
esterni anni '30
esterni anni'50
sotto 2006
ed ora alcune foto della lavorazione dei sigari " a mano"
del tipo:
Toscani e Toscanelli
(foto anni '80/'90)
il tabacco dopo la fermentazione
la scelta delle foglie migliori per per "l'esterno" del sigaro
All'interno va la foglia di tabacco meno bella, scampoli, ritagli ecc e viene chiamato "ripieno"
si taglia la foglia nella forma adatta ad essere poi arrotolata sul "ripieno"
e assumere la forma caratteristica del sigaro
sotto: in primo piano la macchinetta "spuntatrice" che serve per tagliare a misura il sigaro finito
nella bacinella c'è la "pasta" che serve da colla per far tenere bene la "sfoglia"
sotto: i telai d'essiccazione e il controllo di qualità del prodotto finito
che passerà poi al confezionamento
nelle foto in cui si vedono le operatrici che confezionano i sigari
esse portano guanti, ma fino agli anni 70 la lavorazione si faceva a mani nude
sotto alcune foto più vecchie
che si riferiscono al periodo fascista
Benito Mussolini rende visita ad un laboratorio della Manifattura
A Lucca in questi giorni si può visitare una suggestiva mostra fotografica
dell'opificio dopo lo smantellamento realizzate da Marco Landucci
Una serie di istantanee che infondono una strana nostalgia.
Non a caso è intitolata
"SILENZI" perché, è proprio il silenzio che infondono
che impressiona l'osservatore.
Organizzatori della mostra:
Dott.ssa Paola A. Ricci
Marco Landucci
Dott.ssa Simonetta Simonetti
ecco la mostra
uno scorcio della mostra
le tre foto sopra sono state concesse dalla mia Famiglia
Un aneddoto:
Come succedeva spesso nel nostro paese, per avere un lavoro, bisognava "ungere le ruote"
Mia mamma, entrò in Manifattura nel 1943 e per arrivare ad essere assunta, mia nonna
cercò di ingraziarsi i favori di persone che contavano, con qualche "regalo" di cui poteva disporre
una famiglia di contadini a quel tempo, e fu così che il giorno in cui mia mamma, fu chiamata dal direttore
per il colloquio, mia nonna l'accompagnò portando con se una gallina e un pane appena fatto nel forno di casa.
Il direttore, per primo fece entrare mia mamma, lui da seduto dietro la scrivania,
la squadrò attentamente da capo a piedi in silenzio, poi le disse: fammi vedere le mani
Lei le mostrò, lui glie le prese, le rigirò più volte per vedere i palmi e il dorso
guardò attentamente le dita poi sentenziò: Queste mani faranno tante "medaglie"
(il quantitativo di sigari prodotti veniva contato in medaglie)
Fu assunta e prima di ripartire mia nonna, regalò al direttore gallina e pane.
Quel direttore, sicuramente era un intenditore di "mani" che sapevano fare sigari,
infatti mia mamma si è sempre distinta per la bravura ed è quasi sempre rimasta nel reparto
"sigari
a mano" reparto che negli ultimi anni era riservato prevalentemente alle più abili.