Nel 40° anniversario della morte del grande scrittore vernacolare lucchese:
Gino Custer De Nobili il Gruppo Vocale "il Baluardo" ha messo in scena
OMAGGIO A GEPPE
Scritto da un altro grande scrittore lucchese: Cesare Viviani

La 1a rappresentazione è stata messa in scena a Lucca
il 31 maggio 2008 sotto il loggiato del palazzo Pretorio,


replicata poi il 25 settembre 2008 in piazza Cittadella


e infine l'ultima (per adesso) a S. Lorenzo a Vaccoli
il 18 gennaio 2009.

Una messa in scena diretta da Elio Antichi direttore del Gruppo Vocale
seguendo la sceneggiatura e le bozze di regia dello stesso autore Cesare Viviani
Attori, interpreti e cantanti e collaboratori vedi locandine

I testi sono stati gentilmente concessi dalla casa editrice: Pacini Fazzi Editore
e fanno parte di alcune pubblicazioni dei due poeti tra cui "Le Poesie di Geppe"
di Gino Custer De Nobili et il copione/scenografia di "Omaggio a Geppe"
di Cesare Viviani

Le foto che seguono si riferiscono alle tre rappresentazioni,
senza un ordine cronologico. Quelle inerenti alla prima in piazza S. Michele
sono tratte da un filmato per cui di scarsissima qualità

La rappresentazione si sviluppa sulla narrazione dell'esistenza di Gino Custer De Nobili
e man mano che viene raccontata la storia della sua vita,
si recitano alcune delle sue opere più significative e divertenti.
Mentre su uno schermo passano immagini in tema all'argomento.

 

Come tutte le belle storie i narratori dovrebbero iniziare con: "C'era una volta..."
e invece Cesare la volle così: Era il 22 febbraio del 1881. Alle ore 14 un fremito di natura cosmica......

(i narratori)

 

.... quel piccolo bambinello era solo ... un bambinello come tanti...

 

...stava nascendo un poeta... e quel poeta si innamorò di lucca ...


 

... Lucca doppo tant'anni 'un par toccata ...

... le sù Mura magnifiche a ghirlanda...

 

...ed una delle sue liriche più vere è dedicata alla mamma...


... credevo che un dovesse mai morì
tanto me la vedevo lìe davanti...

(in sottofondo musiche di Puccini)

Geppe aveva una vera e propria adorazione per suo nonno "il sù sère"

..." nonno" nì dio "in che mò state lì sitto?"...

 

... poi l'emozione del primo bacio ...

 

... te ne riordi il primo nostro bacio,
Ninì, in sulle Fontane...?

e Geppe compone versi d'amore...

...mi basterebbe anch'esse per un giorno,
una pucia, un caàccioro, un pidocchio...
quarcosa, insomma, che ti stae dintorno! ...

 

ma compone anche divertenti stornelli
e qui entrano in scena altri componenti del Gruppo Vocale
che si alternano nel cantarli

l'ultimo di questi stornelli si lega con una poesia di Geppe

... o ragassina, sète così bella,
che a vedevvi, la faccia mi si sbianca...

... Se 'un volete vedemmi dà di matto,
'atimi un bacio o armanco fate l'atto...

e non manca nemmeno un po' di satira sulle mogli

... ma po' fan dalle bodde, che le sfai,
la màoli co' piedi e colle ghiòve,
e par che mòglin sempre e 'un mòglin mai...

 

Geppe viene spesso redarguito dalla mamma,
per il suo modo confusionario di tenere le sue cose...
soprattutto le sue tasche sono sempre traboccanti di appunti,
su foglietti sgualciti, lasciati spesso anche qua e la per la casa..

 

e qui i lettori si cimentano in una ammirabile quanto straordinaria composizione in 6 sonetti
in pratica una vera e propria raccolta di vocaboli ed espressioni vernacolari in rima.

 


 

 

e poi la spassosa descrizione del'incontro con "Frùffrùe"
che suo malgrado lo "aggancia" in via Fillungo e dalla quale non riesce a sganciarsi,
trovando però un valido aiuto in provvidenziale canino che...
(vieni a vedere la prossima recita e saprai quanto è divertente il finale)


qui si passa ad una delle più famose composizioni divertenti di Geppe: Le lètia di Pontetetto

una esilarante rievocazione di un assedio delle armate Pisane alla città di Lucca.

... quando i lucchesi séppin che ir nemìo
glièra disgià vecin a Pontetetto,
si mìssin tutti in d'un gran subbissìo...


... di fronte a quelle sciabole tagliente,
i nostri si fermon. Perché va ditto:
il lucchese è fòoso, ma prudente...

 

Geppe sa essere dolcissimo con i propri versi
come con la poesia dedicata a Ilaria Del Carretto
che termina con questi versi:
... bon per te o dorce corpo d'angioletta
con quer viso che dorme e che par che pensi,
che pòi dormì tra l'acqua benedetta
in San Martin di Lucca e tra l'incensi...

 

Geppe ovvero Gino Custer De Nobili muore il 1° maggio 1969



 

 

oggi riposa con l'adorata moglie, nel cimitero monumentale di Lucca
e grazie alla caparbietà di Elio Antichi, che sta portando
avanti un sogno che fu già di Cesare Viviani,
il nostro poeta lucchese "Geppe" andrà a riposare
nel famedio dove riposano già i lucchesi più illustri

ecco il bozzetto del basso rilievo

 

Il cast delle tre rappresentazioni:





 

Elio alla regia


come sempre, alla fine degli spettacoli
il Gruppo Vocale chiude con una serie di canti popolari divertenti


una nota di colore... tra il pubblico anche un simpatico fan...