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Vergemoli
(di ANTONIO DE MARIA)
Da secoli lassù, sopra quel colle.
all'ombra della Pania sei protetto,
e tu hai protetto ancor con il tuo affetto,
migliaia di persone che Dio volle
trovasser fra tue braccia lor ricetto.
Già sacrificio grande ti fu chiesto
quando il ferro straniero ti straziava,
dei tuoi figli il sangue colorava
il tuo futur, che allor parea funesto.
Indomito, riprendesti il tuo cammino,
sasso su sasso ti ricostruisti,
lontani ormai eran quei giorni tristi
e ritornasti ad essere un giardino.
Tu, mite, disteso tra selve immacolate,
vivendo di quel poco e non chiedendo niente,
da sempre hai fatto innamorar la gente
di te, dei tuoi paesaggi, dell' acque delicate.
Tu, piccolo tra i piccoli, ma cuore di gigante
un altro sacrificio ti viene chiesto ancora
da questa vecchia Italia sbandata ed in mal' ora
per debiti causati da chi, politicante,
spandeva i beni altrui adesso, come allora.
ma se anche un passo indietro, ti sei obbligato a fare,
ricorda che per sempre sarai nel nostro cuore,
la sola universale capitale d' amore...
che lega a te tutte le genti care...
(scritta a proposito dell'accorpamento dei comuni previsto da un recente decreto legge che vedrà il piccolo comune di Vergemoli accorpato ad un altro più grande e dunque istituzionalmente destinato a scomparire) |
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