Il " Comodo"

Una pafina va dedicata al "Comodo" (gabinetto) perché nella "corte" rurale lucchese, non mancava mai.
Solitamente, come nella foto sotto, era un piccolo locale ricavato nello "stallino" (porcile)
Il più delle volte, era un semplice buco nel pavimento che dava direttamente nella "bùa"
(cisterna dove venivano convogliate le eiezioni dei maiali e a volte anche della stalla, se abbastanxza vicina)
Generalmente, ai lati del buco venivano murati un paio di mattoni
ad uso "poggia-piede" precursore della più moderna "turca"
Una porta in legno e un chiodo per appendere della carta ed ecco
il "comodo". Una caratteristica indimenticabile, è l'odore che vi regnava,
a causa del buco che dava direttamente nella fogna, senza alcuna chiusura,
ed anche la vista attraverso il buco, di ciò che era all'interno della forgna,
era uno spettacolo assolutamente "indimenticabile". Tra le feci e la carta che
galleggiavano sui liquami, non era raro scorgere delle grosse larve (anche perché,
nella "bùa" finivano anche gli scarti di origine aninale: Carcasse di animali da cortile
immangiabili, perché morti di morte "sospetta" e qualsiasi altro residuo simile.
Una paratica disumana, quanto "necessaria" nella logica della
sopravvivenza nella vita dei contadini, era l'uccisione delle cucciolate in esubero
di cani e gatti. Si prendevano i neonati, si uccidevano (spesso con un colpo a terra)
e poi finivano nella "bùa". Uno spettacolo, al quale ho sempre evitato di assistere
e che mi ha inorridito per anni. Ma la vita di campagna, purtroppo,
aveva anche questi aspetti crudeli. A proposito c'è un episodio della mia infanzia vissuta
dai nonni contadini, che mi rimane indelebile nella mente.
I miei nonni avevano una mucca e per avere periodicamente del latte,
doveva figliare, ma il vitello, non veniva tenuto, ma venduto ancora in giovane età.
Fu in una di queste occasioni che la mucca e vitellino, al momento che vennero separati,
lei legata nella stalla e lui montato su un carro per essere portato via,
si misero a muggire, cercandosi a vicenda. La mamma continuò a chiamarlo tutto il giorno,
alla sera il suo muggito si affievolì, sembrava non avere più voce, ed io piansi tutto il tempo.....



Sotto: Un "comodo" addossato ad una stalla e "stallino"
Sotto al comodo, si vede bene la cisterna seminterrata, "bùa" del "perugino"
(Perugino detto anche "bottino" - Liquami da eiezioni animali ed umane, utilizzati come fertilizzante.


Nella foto sotto, lla botte con il perugino, trasportato direttamente nei campi.

il trasporto del "perugino" in zone impervie inaccessibili a carri, carretti o altri mezzi di trasporto,
lo si faceva a spalla con un "bigongione"

(il pezzo sopra fa parte della collezione/museo di Osvaldo.
Cliccando sulla foto, puoi accedere alla pagina a lui dedicata,)


Nell'occhiello formato dalla corda, veniva inserita una "stanga" per il trasporto a spalla da due persone
che procedevano l'una davanti all'altra. Così facendo però, il movimento basculante del contenitore,
provocava lo "sciambrottio" del liquame che rischiava di traboccare con le conseguenze che
si possono immaginare, per i trasportatori. Per evitare ciò, il bigongio veniva dotato di un "collare" interno
fatto di paglia (vedi nella foto).

sotto: Un "comodo" in casa.
Si noti davanti al rialzo, il tombino in pietra che copre la "bùa"

spesso, si sono ricavati dei gabinetti, realizzando un vano "sospeso"
come si vede nella foto sotto

(foto di Giangrandi G.)

sotto si può vedere l'interno
(si noti il sedile e il relativo "chiusino" con apposito manico)


(foto di Giangrandi G.)



Non avendo un gabinetto in casa, per la notte o per le persone allettate,
diventava un problema, allora si sono trovate soluzioni a volte anche "ingegnose"

si va dal comunissimo "orinale" o pitale o vaso da notte (a destra nella foto sotto)
che veniva riposto semplicemente sotto al letto o in qualche caso dentro il "comodino"

Al centro si vede "il Vasone" o "secchio igienico" anch'esso usato per i bisogni.

(il pezzo sopra fa parte della collezione/museo di Osvaldo.
Cliccando sulla foto, puoi accedere alla pagina a lui dedicata,)

o si aveva anche il "càntaro"

(il pezzo sopra fa parte della collezione/museo di Osvaldo.
Cliccando sulla foto, puoi accedere alla pagina a lui dedicata,)

sotto, una versione più "lussuosa" di "càntaro"

una curiosità:
Un "seggiolone" per bambini, con buco adatto ad essere utilizzato come
"gabinetto". In quel caso, sotto veniva adattato il "vasino"

e visto che siamo in tema di "igiene" personale,
vorrei farvi vedere una cosa che ormai non è più in uso da anni.

La "pezzina" (antenato del pannolino periodico)

Cliccando sulla foto puoi saperne di più visitando il una mia pagina dedicata al "cucito"

Ringrazio gli amici Giovanni e Osvaldo,
per la gentile concessione delle immagini.